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In risposta all'aggressione senza precedenti nei confronti dell'Ucraina, l'UE ha finora adottato 10 pacchetti di sanzioni massicce nei confronti della Russia. Le sanzioni puntano a colpire il nucleo dell'economia russa e a privarla di tecnologie e mercati critici e moderni, limitando in modo significativo la sua capacità di finanziare la guerra.
Le sanzioni sono intese a:
- indebolire la capacità del Cremlino di finanziare la guerra
- infliggere costi economici e politici chiari all'élite politica russa responsabile dell'invasione
- ridurre la base della Russia
Queste misure sono mirate, non incidono sulle esportazioni energetiche e agroalimentari dalla Russia verso paesi terzi e sono ben coordinate con i nostri alleati.
Inserimento di singole persone ed entità in elenchi di sanzioni
Le misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina si applicano a:
Tra i soggetti sottoposti a sanzioni figurano i principali rappresentanti politici, gli oligarchi, il personale militare, i responsabili della propaganda, le autorità per procura installate nei territori occupati e le principali figure coinvolte nel rapimento e nel trasferimento di minori ucraini in Russia.
Ampliare i criteri di inserimento nell'elenco di sanzioni ci consente di colpire facilmente tutti i membri del governo russo e i loro familiari, gli oligarchi, i professionisti, i responsabili della propaganda e della disinformazione, così come gli operatori dei settori chiave dell'economia russa che sostengono l'aggressione militare.
Rafforzare le segnalazioni, imponendo alle persone inserite nell'elenco di divulgare attivamente tutti i loro beni all'interno dell'UE, contribuisce a garantire che i beni siano rintracciati e congelati in modo molto più efficace.
Misure relative ai servizi finanziari e ai servizi alle imprese
Stiamo impedendo l'accesso della Russia ai mercati dei capitali dell'UE, facendo aumentare i costi di finanziamento e di transazione per le entità sanzionate ed erodendo gradualmente la base industriale della Russia.
- Imposizione del congelamento dei beni e del divieto di finanziamenti a una serie di banche russe
- Divieto di qualsiasi forma di prestito alle banche e al governo russi (compresa la Banca centrale) e di acquisto dei titoli da loro emessi
- Divieto totale di qualsiasi operazione con determinate imprese statali russe in diversi settori, ossia con il complesso industrial-militare del Cremlino
- Divieto di esportazione di banconote e di vendita di valori mobiliari in tutte le valute ufficiali dell'UE
- Divieto di rating della Russia e di società russe da parte delle agenzie di rating del credito dell'UE e la prestazione di servizi di rating ai clienti russi
- Divieto di prestare alla Russia servizi per le cripto-attività di elevato valore e divieto di tutti i portafogli di cripto-attività, indipendentemente dall'importo
- Divieto di fornire consulenza sui trust ai russi facoltosi, in modo che per loro diventi più difficile custodire capitali nell'UE, e divieto sui depositi cospicui presso le banche dell'UE
- Divieto di prestare, direttamente o indirettamente, determinati servizi alle imprese, quali servizi contabili, di auditing, compresa la revisione legale dei conti, servizi di consulenza fiscale, informatica e giuridica, servizi architetturali e ingegneristici, servizi di consulenza aziendale e gestionale, di pubbliche relazioni, ricerche di mercato e sondaggi di opinione, servizi tecnici di collaudo e analisi e servizi pubblicitari al governo russo e alle persone giuridiche e alle entità o agli organismi stabiliti in Russia
- Divieto ai cittadini russi di presiedere organi direttivi nelle infrastrutture critiche degli Stati membri
Stiamo inoltre bloccando le riserve di valuta estera detenute dalla Russia nell'UE:
- escludendo le principali banche russe dal sistema SWIFT, il più importante sistema di messaggistica finanziaria al mondo. La misura impedirà a queste banche di effettuare le loro operazioni finanziarie in tutto il mondo in modo rapido ed efficiente.
- vietando gli investimenti in progetti cofinanziati dal Fondo russo per gli investimenti diretti. e la fornitura alla Russia di banconote denominate in euro.
Settore energetico
Il divieto di esportazione di tecnologie specifiche di raffinazione, che si aggiunge all'attuale divieto per le attrezzature petrolifere in vigore dal 2014, renderà più difficile e costoso per la Russia ammodernare le sue raffinerie di petrolio.
Blocco delle importazioni di carbone in ogni sua forma dalla Russia.
Ampio divieto di nuovi investimenti nel settore energetico russo in senso lato, con limitate deroghe per l'energia nucleare civile e il trasporto di determinati prodotti energetici verso l'UE.
Un divieto assoluto di importazione del petrolio greggio e dei prodotti petroliferi russi trasportati via mare.
Divieto per cittadini ed entità russi di prenotare capacità di stoccaggio del gas negli Stati membri.
Sono vietati nuovi investimenti dell'UE nel settore minerario russo, ad eccezione di alcune materie prime.
L'Unione europea, insieme alla coalizione internazionale per il tetto sui prezzi del G7+, ha fissato tetti su:
- l'esportazione di petrolio greggio russo trasportato via mare, fissato a un prezzo massimo di 60 USD al barile
- prodotti petroliferi "sopra la pari rispetto al petrolio greggio", ad esempio diesel, cherosene e benzina (prezzo massimo di 100 USD)
- prodotti petroliferi "sotto la pari rispetto al petrolio greggio", quali olio combustibile e nafta, che riflettono le dinamiche di mercato (prezzo massimo di 45 USD al barile)
I prezzi massimi mirano a colpire ancora più duramente le entrate della Russia e a ridurne la capacità di finanziare la guerra in Ucraina. Contribuiranno inoltre a stabilizzare i mercati mondiali dell'energia, a beneficio dei paesi di tutto il mondo.
Settore dei trasporti
- Divieto di esportare, vendere, fornire o trasferire alla Russia qualsiasi aeromobile o parte e attrezzatura per aeromobili.
- Divieto di fornire qualsiasi servizio di riparazione, manutenzione o finanziario pertinente.
- Chiusura dello spazio aereo dell'UE a tutti gli aeromobili di proprietà russa, immatricolati in Russia o controllati dalla Russia, compresi i jet privati di oligarchi.
- Restrizioni all'esportazione di prodotti per la navigazione marittima e di tecnologie di radiocomunicazione.
- Divieto totale di attività di trasporto stradale di merci da parte di operatori russi e bielorussi attivi nell'UE (alcune deroghe riguardano settori essenziali, quali i prodotti agricoli e alimentari, gli aiuti umanitari e l'energia).
- Divieto di ingresso nei porti dell'UE per le navi battenti bandiera russa (sono previste deroghe per i trasporti a fini medici, alimentari, energetici e umanitari).
- Revoca del riconoscimento del registro navale russo a livello dell'UE e divieto di ingresso per tutte le navi da esso certificate, indipendentemente da quale bandiera battano.
- Divieto di servizi marittimi da parte di tutti gli operatori dell'UE agli scambi tra la Russia e i paesi terzi, a meno che non rientrino nell'ambito del tetto al prezzo del petrolio.
Beni a duplice uso e prodotti tecnologici avanzati
L'UE ha inasprito ed esteso i controlli esistenti sulle esportazioni di beni a duplice uso per colpire settori sensibili del complesso militare-industriale russo e ha limitato l'accesso della Russia a tecnologie avanzate fondamentali.
- Droni e software per droni
- Software per dispositivi di cifratura
- Semiconduttori ed elettronica avanzata.
- Motori per droni
- Sostanze che potrebbero essere utilizzate per armi chimiche
- Strumenti per le attività di contrasto
- Materiali speciali e macchine industriali
- Dispositivi di camuffamento e per agenti antisommossa
- Terre rare
- Telecamere termografiche
- Componenti elettronici identificati nei sistemi d'arma (elicotteri, missili, droni e veicoli a ruote)
Ha inoltre ampliato l'elenco delle entità sanzionate cui si applicano restrizioni più severe, comprese le imprese attive in settori militari e della difesa che sostengono l'invasione dal punto di vista logistico e materiale.
Le sanzioni colpiscono l'accesso della Russia a tecnologie importanti che vanno al di là dei beni e delle tecnologie a duplice uso e ne riducono nel tempo le capacità tecnologiche.
Le sanzioni interrompono il finanziamento o l'assistenza finanziaria pubblici agli scambi con la Russia o il sostegno agli investimenti in Russia, compreso il sostegno nazionale alle esportazioni.
Misure restrittive per il commercio: divieti di esportazione e importazione
A partire dal 15 marzo 2022, in collaborazione con i paesi del G7 e altri partner che condividono gli stessi principi, l'UE ha smesso di considerare la Russia una nazione più favorita nell'ambito dell'OMC, Ciò ha privato la Russia dei principali vantaggi commerciali in quanto membro dell'OMC.
L'UE ha deciso di intervenire non con un aumento dei dazi all'importazione, bensì con una serie di sanzioni che comprendono divieti e restrizioni sulle importazioni e le esportazioni di merci, in particolare:
- Divieto di importazione nell'UE di tutti i prodotti siderurgici finiti e semilavorati
- Divieto di esportazione dall'UE di beni di lusso per colpire direttamente le élite russe
- Ulteriori divieti di importazione, compresi cementi, prodotti in gomma, legname, bevande alcoliche, liquori, frutti di mare di alta qualità
- Divieti mirati di esportazione in settori nei quali la Russia è vulnerabile a causa della grande dipendenza dalle forniture UE, tra cui il calcolo quantistico, i semiconduttori avanzati, i macchinari sensibili, i trasporti e le sostanze chimiche. Sono compresi anche i catalizzatori specializzati usati in raffineria. Così facendo si contribuirà a erodere la base tecnologica e la capacità industriale della Russia
- Divieto di esportazione esteso a carboturbi e additivi per carburanti, che potrebbero essere usati dall'esercito russo
- Divieto di acquistare, importare o trasferire, direttamente o indirettamente, oro, se originario della Russia
- Divieti di esportazione di prodotti tecnologici meno avanzati utilizzati dall'esercito, quali droni giocattolo/amatoriali, generatori complessi, computer portatili, telecamere e obiettivi, apparecchi per la radionavigazione e per la trasmissione o la ricezione di voce, immagini o dati
I FATTI
- Sul fronte delle esportazioni, ad oggi il valore totale stimato delle restrizioni all'esportazione di beni e tecnologie è pari a 43,9 miliardi di euro. Questa cifra rappresenta il 49% delle esportazioni dell'UE prima dell'invasione.
- Il 58% delle importazioni pre-belliche, pari a 91,3 miliardi di euro, è interessato dalle sanzioni.
- Il valore totale delle restrizioni all'esportazione di servizi alle imprese è pari a 3,28 miliardi di euro (il 16% delle esportazioni dell'UE precedenti l'invasione).
- Il divieto di importazione di carbone russo colpisce un quarto di tutte le esportazioni russe di carbone a livello mondiale e comporta una perdita di entrate pari a 8 miliardi di euro all'anno per la Russia.
- Il divieto di esportazione di prodotti tecnologici dell'UE ha causato una contrazione delle industrie russe ad alta intensità tecnologica. Il calo della produzione di automobili, di altri mezzi di trasporto e della produzione di computer è stato particolarmente intenso.
- Nessuna delle misure adottate dall'UE riguarda in alcun modo il commercio di prodotti agricoli e alimentari, compresi il frumento e i fertilizzanti, tra i paesi terzi e la Russia.
Esclusione della Russia dagli appalti pubblici e dai finanziamenti europei
- Divieto assoluto per entità e cittadini russi di partecipare agli appalti pubblici dell'UE.
- Restrizioni al sostegno finanziario e non finanziario accordato alle entità russe di proprietà pubblica o sotto controllo pubblico nell'ambito dei programmi dell'Unione, dell'Euratom o degli Stati membri. Non saranno conclusi nuovi appalti o accordi con enti pubblici russi o entità collegate.
I FATTI
La Commissione ha posto fine alla partecipazione di organismi pubblici russi o entità collegate a tutte le convenzioni di sovvenzione in corso e ha sospeso fino a nuovo ordine tutti i pagamenti connessi, nell'ambito dei programmi Orizzonte 2020, Euratom ed Erasmus+.
Per quanto riguarda il programma Orizzonte Europa (ad eccezione del Consiglio europeo della ricerca e del Consiglio europeo per l'innovazione), non sono ammessi a partecipare tutti i soggetti giuridici (pubblici e privati) stabiliti in Russia, Bielorussia o in territori ucraini non controllati dal governo. Come deroga generale, le persone fisiche stabilite in tali territori possono comunque partecipare alle azioni Marie Skłodowska-Curie se non figurano nell'elenco delle sanzioni.
Misure in materia di visti
Il 9 settembre 2022 il Consiglio ha convenuto di sospendere del tutto l'accordo di facilitazione del rilascio dei visti tra l'UE e la Russia. I cittadini russi non fruiranno più di un accesso privilegiato all'UE e per chiedere il visto dovranno seguire una procedura più lunga, più costosa e più complessa. Gli Stati membri mantengono un ampio potere discrezionale nell'esaminare le domande di visto per soggiorni di breve durata presentate da cittadini russi e possono esercitare un maggiore controllo sui cittadini russi che intendono recarsi nell'UE. L'UE rimarrà aperta ad alcune categorie di richiedenti russi che viaggiano per motivi essenziali, in particolare familiari di cittadini dell'UE, giornalisti, dissidenti e rappresentanti della società civile.
I documenti di viaggio russi rilasciati in regioni occupate dalla Russia in Ucraina o nei territori separatisti della Georgia, oppure a persone che risiedono in queste aree, non saranno accettati come documenti di viaggio validi per ottenere un visto o attraversare le frontiere dello spazio Schengen.
Sanzioni per i responsabili della disinformazione
I canali di disinformazione statali pro Cremlino svolgono un ruolo fondamentale nel sostenere l'aggressione della Russia contro l'Ucraina. Costituiscono pertanto una minaccia significativa e diretta per l'ordine pubblico e la sicurezza dell'UE. Per questo motivo l'UE ha deciso di sanzionare i mezzi di disinformazione e manipolazione delle informazioni del Cremlino.
- Sospensione della trasmissione e della diffusione di Russia Today, Sputnik, Rossiya RTR/RTR Planeta, Rossiya 24/Russia 24, TV Centre International, NTV/NTV Mir, Rossiya 1, REN TV and Pervyi Kanal, ad esempio via cavo, satellite, IPTV, piattaforme, siti web e applicazioni.
- Tutte le licenze, le autorizzazioni e gli accordi di distribuzione pertinenti sono sospesi. Ciò riguarda anche le trasmissioni verso paesi terzi.
- È stata inoltre vietata la pubblicità di prodotti o servizi sugli organi di informazione sanzionati.
Recupero e confisca dei beni
Per contribuire all'attuazione delle misure restrittive dell'UE, la Commissione ha proposto di aggiungere la violazione di tali misure restrittive all'elenco dei reati riconosciuti dall'UE e di rafforzare le norme in materia di recupero e confisca dei beni. È fondamentale che le misure restrittive dell'UE siano pienamente attuate e impedire che si tragga vantaggio dalla loro violazione. Scopo delle proposte è garantire che i beni delle persone e delle entità che violano le misure restrittive possano essere effettivamente confiscati in futuro.